Le milizie del Male, il Grande Corruttore, sono in avvicinamento! Si ode già il crepitio delle armi automatiche, si sente già l’odore del sangue, si intravedono già le bandiere nere.
Il Male è tra noi. Ci fu un tempo in cui il grande Corruttore, Colui che Divide, il Diavolo, il Malefico, la Bestia era portatore di Luce. Lucifero fu il suo primo nome, a ricordo di come operasse tra le forze della Luce. Ciò ci ricorda come è più facile che il male alberghi tra le persone colte, istruite, tra coloro che sanno piuttosto che nel popolino, tra le persone incolte, misere, illetterate.
Il male non opera attraverso eventi casuali ma attraverso azioni razionali e deliberate. Si, perché esso non è solamente la mancanza del Bene ma qualcosa di più, di più attivo, qualcosa di propositivo, premeditato. Il Male richiede un grande ingegno, la capacità di offendere, violentare, uccidere con il gusto sadico del torturatore.
Il Male non è passività ma azione. Lo vediamo oggi quanto il male si sia ringalluzzito. Il male di oggi, quello che viene declinato dai membri del Califfato agli inizi del terzo millennio, è un male che vuole fare ancora più male.
E’ un male che usa il calcolo scientifico. E’ un male che usa bambini come pacchi bomba, che sgozza, dilania e che riprende questi attimi dolorosi e drammatici con macchine fotografiche, cineprese, senza il minimo di pietà o di compassione. E’ un male che cerca di usare Dio senza possederlo.
Che fare?
Non possiamo stare con le mani in mano. Non possiamo pensare che il Male sia un fatto lontano, un qualche cosa di remoto che interessa principalmente altri. Non possiamo credere di essere esclusi da questa presenza. E’ necessario attrezzarsi, vigilare, combattere e resistere.
Con la globalizzazione questo concetto si applica all’economia, alla finanza ma anche al terrorismo ed alla strategia della tensione. Un fatto che avviene nel Sahara può avere ripercussioni da noi ed un fatto che avviene in Cecenia può avere ripercussioni in Israele piuttosto che in sud Africa, o magari in Norvegia.
Noi oggi come allora restiamo a protezione della Cristianità e del Cattolicesimo.
E’ venuto il momento in cui l’Ordine ha bisogno anche di te. Caro Lettore, unisciti a noi. Chiedi di entrare a fare parte della Milizia dei Cavalieri Bianchi.