Il 15 agosto, molti di noi, si scambiano gli auguri di “Buon Ferragosto”. In questo giorno i Cavalieri Bianchi sono in festa non per ricordare i Nemoralia in onore di Diana e neppure le Ferie Augusti di romana memoria.
Oggi noi ricordiamo la solennità dell’Assunzione in cielo del corpo e anima di Maria Santissima, la madre del Dio incarnato, la vincitrice di Satana. E’ per lei, la “notre Dame”, la “Nostra Signora” che noi combattiamo contro i figli delle Tenebre.
Oggi si compie la storia terrena di Maria, madre immacolata e “piena di grazia”. In questo stesso giorno ella nasce a vita eterna. E’ un fatto altamente significativo e simbolico che, dopo il ritorno al Padre di Gesù, una seconda figura, una figura femminile, riceva lo stesso privilegio e cioè entrare a fare parte della gloria celeste.
Maria è l’immagine vivente del popolo di Dio. La lettura del cap. 12 dello Apocalisse di S. Giovanni ci fornisce tale interpretazione. Maria ha obbedito, ha creduto ed ha sofferto in silenzio il mistero della Croce. È contro di lei, incinta e pronta al parto che si scatena la violenza del “drago rosso sangue”. È sempre lui, il serpente, il nemico tradizionale dell’uomo, l’incarnazione del male, l’artefice che devasta la terra.
Maria è una figura importante in quanto conclude un ciclo. Così come una donna: Eva aveva chiuso la porta del cielo, una donna, Maria, la riapre per tutti noi. Tutta l avita di Maria sta ad indicarci che la nostra risurrezione è possibile. Maria ha vissuto e sofferto la prova della fede, il silenzio del deserto, la contraddizione della Croce: ma alla fine è stata glorificata.
Il I Nov. 1950, nella Costituzione Apostolica “Munificentissimus Deus” papa Pio XII afferma: ”Pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l’Immacolata Madre di Dio sempre Vergine Maria, terminato il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”. Il Papa presenta Maria come la “Donna” strenuamente impegnata nella lotta contro il serpente. Così si pronuncia il Papa: ”Porrò inimicizia tra te e la Donna, e fra la tua discendenza e la discendenza di lei; essa ti schiaccerà il capo”(Gen. 3, 15).
Questa certezza ci dà speranza. Anche oggi la nostra vita è minacciata dal serpente. La guerra in Ucraina, la guerra in Palestina, decine di conflitti in giro per il mondo, stragi di ogni tipo, terrorismo, aborti, eutanasia, uteri in affitto, ecc. L’essere umano pare avere perso la bussola, una guida morale, l’umanità, la sacralità della vita, i propri valori tradizionali. Pare essere diventato solo un qualche cosa di materiale, un bene di consumo da eliminare quando considerato inutile.
Ma se volgiamo gli occhi a Maria, comprendiamo come la Nostra Dama sia per noi tutti “segno di sicura speranza e di consolazione” (Lumen Gentium, 68).