L’Ordine dei Cavalieri Bianchi di Seborga, è una Istituzione Cavalleresca magistrale cioè sovrana, erede di quella cavalleria tanto cara a San Bernard de Clairvaux. L’ordine porta il titolo ‘sovrano’ non per millanteria ma in quanto il Principato di Seborga è stato un territorio sovrano, come documentano numerosi documenti.
L’Ordine, operante da secoli, è perfettamente inserito nella tradizione cristiana romana; esso non va confuso con associazioni no profit, onlus o gruppi di recente costituzione del tutto estranei alla linea di investitura tradizionale. La Fede, l’Ordine, la Cavalleria, la Croce patente non possono essere brevettati. Tuttavia, la nostra Tradizione Cavalleresca poggia su sicure basi storiche e su comportamenti trasparenti. Essa è ben nota agli studiosi in materia e non può essere messa in discussione da chicchessia. La vita dell’Ordine dei Cavalieri Bianchi è sempre stata intrecciata con quella del Principato di Seborga di cui costituisce una componente indissolubile portatrice di quella valenza spirituale che ha sempre permeato il Principato.
Nella storia passata il Priore generale è stato spesso eletto alla carica di Principe mentre in altre occasioni le due cariche, spirituale e politica, sono state ricoperte da persone diverse, per varie ragioni contingenti. Una ragione si è avuta quando il candidato Principe non era un Cavaliere. In altri casi ciò è dipeso dalla volontà di non occuparsi di cose governative e temporali. L’Ordine prende il nome di “Santo Sepolcro” in quanto, anticamente, questa località era denominata “Castrum Sepulchri” (cioè Castello presso il Sepolcro). Una lunga serie di documenti ecclesiali si riferiscono a Seborga come appunto al “sepulchrum” (sepolcro). Varie sono le ipotesi circa il motivo per cui questo paese è stato chiamato “sepulchrum”.
Nei secoli l’ordine dei Cavalieri Bianchi è stato denominato Venerabilis Equester Ordo Sacri Principatus Sancti Sepulchri (V.E.O.S.P.S.S.) ma anche Venerabilis Ordo Sancti Sepulchri (V.O.S.S.). Anche le insegne dell’Ordine sono state fondamentalmente due: una recante al centro l’agnello trionfante e l’altra la Croce patente.
