SALMO 115 – NON NOBIS DOMINE NON NOBIS

SALMO 115 – NON NOBIS DOMINE NON NOBIS

Il Salmo 115 (numerazione Ebraica) che nella versione della Vulgata è al numero 113 b, conosciuto anche come il “Salmo dell’Unico vero Dio” è un salmo importante per l’Ordine in quanto i primi due versi costituiscono il motto dell’Ordine.

I Salmi sono vere e proprie poesie  religiose che in ebraico vengono chiamate nel loro insieme Inni, anche se alcune di queste in realtà portano titoli diversi; furono i Greci a dare a tali Inni il nome di Salmi, lo stesso nome adottato anche dai Latini. L’intera collezione dei Salmi è stata chiamata anche con il termine di Salterio.

Salmo 115 – Testo in Latino

Non nobis Domine, non nobis,
sed nomini tuo da gloriam,
super misericordiam tuam et veritatem tuam
nequando dicant gentes
ubi est Deus eorum
Deus autem noster in caelo
sursum in caelo et in terra omnia
quaecumque voluit fecit

Simulacra gentium argentum et aurum
opera manuum hominum
os habent et non loquentur
oculos habent et non videbunt
aures habent et non audient
nares habent et non odorabunt
manus habent et non palpabunt
pedes habent et non ambulabunt
non clamabunt in gutture
suo neque enim est spiritus in ore ipsorum
similes illis fiant qui faciunt ea
et omnes qui confidunt in eis.

Domus Israhel speravit in Domino
adiutor eorum et protector eorum est
domus Aaron speravit in Domino
adiutor eorum et protector eorum est
qui timent Dominum sperent in Domino
adiutor eorum et protector eorum est
Dominus memor fuit nostri
et benedixit nos benedixit domum Israhel
benedixit domum Aaron
benedixit omnes timentes
se Dominus pusillos cum maioribus
adiciat Dominus super vos super vos
et super filios vestros
benedicti vos a Domino
qui fecit caelum et terram
caelum caeli Domino terram
autem dedit filiis hominum

Non mortui laudabunt te Domine
neque omnes qui descendunt in infernum
sed nos qui vivimus benedicimus Dominum
ex hoc nunc et usque in saeculum.

Salmo 115 – Testo in Italiano (L’unico vero Dio)

Non a noi, Signore, non a noi,
ma al tuo nome dà gloria,
per la tua fedeltà, per la tua grazia.
Perché i popoli dovrebbero dire:
« Dov’è il loro Dio? ».
II nostro Dio è nei cieli,
egli opera tutto ciò che vuole.

Gli idoli delle genti sono argento e oro,
opera delle mani dell’uomo.
Hanno bocca e non parlano,
hanno occhi e non vedono,
hanno orecchi e non odono,
hanno narici e non odorano.
Hanno mani e non palpano,
hanno piedi e non camminano;
dalla gola non emettono suoni.
Sia come loro chi li fabbrica
e chiunque in essi confida.

Israele confida nel Signore:
egli è loro aiuto e loro scudo.
Confida nel Signore la casa di Aronne:
egli è loro aiuto e loro scudo.
Confida nel Signore, chiunque lo teme:
egli è loro aiuto e loro scudo.

II Signore si ricorda di noi, ci benedice:
benedice la casa d’Israele,
benedice la casa di Aronne.

II Signore benedice quelli che lo temono,
benedice i piccoli e i grandi.

Vi renda fecondi il Signore,
voi e i vostri figli.
Siate benedetti dal Signore
che ha fatto ciclo e terra.
I cieli sono i cieli del Signore,
ma ha dato la terra ai figli dell’uomo.

Non i morti lodano il Signore,
né quanti scendono nella tomba.
Ma noi, i viventi benediciamo il Signore
ora e per sempre.

2018-01-16T15:42:20+01:00 27 Novembre 2011|ARCHIVIO, VARIE|